In Italia l’e-commerce cresce a due cifre, con una crescita di circa il 17%. Eppure il valore del carrello abbandonato supera quello del fatturato totale.
Molto spesso il check-out risulta molto complesso determinando un forte abbandono prima di completare l’acquisto.
Vediamo alcune consigli per dire addio ai carrelli abbandonati. Gli spunti sono tratti da un articolo di Conversioner.
- Dove iniziare l’ottimizzazione. Troppo spesso si pensa che l’ottimizzazione del carrello sia il primo passo per aumentare le vendite di un e-commerce e quindi convertire. In realtà, sono i primi 3 secondi in cui l’utente atterra sul nostro sito ad essere fondamentali e determinanti per il raggiungimento o meno del nostro obiettivo. È quindi da qui che deve partire l’ottimizzazione del nostro e-commerce: utilizzare immagini, colori e messaggi in grado di attirare l’attenzione dell’utente, “colpirlo al cuore” e quindi convincerlo a non andar via e ad acquistare.
- La call to action giusta. È importante non tanto colore, posizione e dimensione del bottone con la call to action , quanto piuttosto che sia uno, coerente (cioè che non cambi mai nella posizione, nel colore e nella dimensione) e naturale (cioè il primo luogo dove naturalmente l’utente arriva e a cui si rivolge).
- Ad ogni utente la sua valuta. Un ulteriore modo per ridurre la percentuale di carrelli abbandonati è mostrare ad ogni utente la valuta secondo il suo paese di provenienza.
- Registrarsi in fase di chek-out. Moltissime volte l’utente abbandona il carrello proprio nel momento in cui gli compare il form di registrazione in fase di chek-out. La soluzione per ovviare alla fuga dell’utente potrebbe essere offrire uno sconto speciale utilizzabile soltanto se l’utente si iscrive oppure richiedere l’iscrizione in una fase successiva.
- La voce di chi ha già acquistato ha grande impatto. Gli utenti si fidano delle opinioni degli altri, che prima di loro, hanno acquistato lo stesso prodotto o comunque all’interno dello stesso store. È quindi importante dar voce a questi testimonial, inserendo uno spazio ad essi dedicato ben visibile a chi arriva per la prima volta sul nostro e-commerce.
- Inserire le offerte a tempo. Questo tipo di offerte stimolano l’utente ad acquistare lì e subito perché sa che gli resta solo poco tempo per approfittare dell’offerta.
- Isolare la fase di check-out. Ogni visitatore che raggiunge la pagina di check-out non deve avere possibilità di distrarsi: non devono esserci quindi link che portano ad altre pagine o altri elementi che possono distogliere l’attenzione dell’utente dall’acquisto che sta concludendo.
- Inserire anche i “potrebbe interessarti anche…” cioè suggerire altri prodotti che potrebbero interessare all’utente.
- Spedizioni: costi chiari e visibili all’utente fin da subito.
- Rendere editabile il carrello, cioè fare in modo che si possano aggiungere o cancellare prodotti, cambiare la taglia e la quantità tutto in un unico luogo, senza rischiare di allontanare l’utente dal carrello.
- Fai che abbiano fiducia in te. Il miglior modo per dire addio ai carrelli abbandonati è rassicurare l’utente, così da fargli completare l’acquisto senza indugi. Un modo per trasmettere maggiore sicurezza potrebbe essere quello di inserire nella pagine del carrello i loghi di tutti quegli enti che garantiscono la sicurezza delle transazioni online, come ad esempio PayPal.
- Rendere più semplice l’acquisto anche da mobile.
- Fare in modo che una foto del prodotto acquistato sia visibile anche nel carrello.
- Inserire la barra che indica i diversi step del processo di acquisto in modo chiaro: gli utenti vogliono sapere a che punto sono e quanto manca per concludere il proprio acquisto.
- Fornire assistenza in tempo reale.
- Dare la possibilità di salvare i prodotti per acquistarli in un secondo momento. Questo è utile soprattutto per chi usa il mobile. Nell’80% dei casi, infatti, questi utenti non acquistano direttamente da smarthphone o tablet, ma preferiscono salvare i prodotti per poi procedere e concludere l’acquisto da desktop.
- Inserire un sommario degli ordini effettuati.
- Tutto al proprio posto. Per evitare di creare confusione e distrazione nell’utente che sta procedendo all’acquisto, è bene essere sicuri di seguire una gerarchia degli elementi nel carrello: l’ideale sarebbe call to action, elementi con le relative informazioni e solo a questo punto i suggerimenti.
- Non far scappare gli utenti. Email Marketing e Remarketing sono strumenti utili a ridurre la percentuale di carrelli abbandonati. In entrambi i casi, offerte riservate, spedizione gratuita, sconti sono un ottimo stimolo per convincere l’utente a completare l’acquisto.
- Dici grazie a chi ha acquistato sul tuo e-commerce, meglio se lo fai in maniera personalizzata.
E se i tuoi utenti non abbandonano più il carrello, tu non “abbandonare più loro”.